La storia della ricostruzione delle unghie nasce durante gli anni ‘40 con le prime dive hollywoodiane: tutti ricordano le impeccabili unghie laccate di rosso di Marylin Monroe o di Rita Hayworth. Secondo alcune voci di corridoio pare che fossero usate, per Marilyn, una sorta di tip full size in ceramica create ad hoc per lei.
È intorno alla metà degli anni ’80 che la storia della ricostruzione unghie si evolve in modo velocissimo grazie allo sviluppo di metodiche fondate su materiali che giungono dal mondo dell’ortodonzia. Nella storia dello smalto per unghie è questo il momento in cui le mani divengono espressione del desiderio maschile e arma di vera seduzione.
Negli anni ’90 la passione unghie ha un boom che ne segna un vero e proprio nuovo inizio fatto di eccessi e innovazioni memorabili.
È proprio con il french, espressione delle prime forme di nail art adatta sostanzialmente a tutte, che anche in Italia le donne iniziano ad avvicinarsi alla passione per il mondo delle unghie.
Storia dello smalto per unghie: dagli anni ’90 in poi
Verso la fine degli anni ’90 si sviluppano sempre più aziende connesse al mondo della ricostruzione unghie e la tecnologia si mette a disposizione della ricerca. Nascono numerose novità nel settore nail art e mondo dell’estetica.
Nella prima metà degli anni 2000 arriva la consacrazione del ramo con l’inserimento, all’interno della famigerata fiera Cosmoprof, del padiglione Nails World.
Da quel momento in poi per la storia dello smalto per unghie si noterà un intenso fiorire di prodotti e corsi di formazione di ogni tipo. Al dominio incontrastato in un primo momento del mercato statunitense si affacciano sempre più le metodiche della “scuola russa”.
Verso la fine della prima decade del 2000 arrivano le grandi innovazioni tecnologiche che cambieranno il mercato e decreteranno il definitivo consolidamento del settore in tutti i centri estetici.
Nascono i primi centri nail che si occupano di nail design, ricostruzione unghie e gel semipermanente e manicure comby.
